L’imprenditore infatti deve aver agito mediante un comportamento di frode ed inganno verso i creditori. Deve aver agito cioè con la volontà di ingannare sia sulla consistenza patrimoniale che sulla trasparenza e correttezza delle operazioni dell’impresa. 2. La questione di cui si tratta era giunta all’attenzione della Suprema Corte in https://socialclubfm.com/story8956498/reati-querela-di-falso-una-visi%C3%B3n-general